Un combattente innamorato della politica

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RAGIONPOLITICA
di Simone Baldelli – 06 maggio 2012

Se fosse stato un intellettuale organico al vecchio Pci probabilmente in questi giorni le pagine della cultura di molti quotidiani avrebbero speso più di qualche riga per ricordarlo. Invece la scelta di don Gianni Baget Bozzo è stata altra, diversa, alternativa. E’ stata una scelta spirituale, religiosa, filosofica e culturale. Ma è stata forse ancora di più una scelta umana e politica, per alcuni aspetti onesta e sofferta, per altri convinta e totalizzante.
Don Gianni ha scelto e amato la Democrazia Cristiana, della quale è probabilmente stato il maggiore esperto e analista, il Partito Socialista di Bettino Craxi e la storia politica di Silvio Berlusconi e di Forza Italia, che egli stesso ha accompagnato con il suo contributo culturale, politico e di formazione fino alla costituzione del Popolo della Libertà e alla vittoria elettorale del 2008. Di quella storia Baget Bozzo è stato, seppur dietro le quinte, un vero e proprio protagonista, intellettualmente onesto e personalmente disinteressato, come soltanto chi ama davvero la politica può essere.
Don Gianni è stato un uomo che, attraverso i suoi preziosi consigli, i suoi interventi e le sue pubblicazioni, ha saputo dispensare cultura, intelligenza politica e, spesso, buon senso, a molti di noi che da quella storia proveniamo e alla cui costruzione abbiamo lavorato insieme. Negli ultimi anni della sua vita si è dedicato con impegno appassionato ed energia instancabile alla crescita della classe dirigente giovane del partito. Ha girato l’Italia in lungo e in largo per i suoi incontri di formazione politica, malgrado l’età avanzata e anche quando la salute iniziava a dare segni di cedimento.
Don Gianni è stato fino all’ultimo un uomo di spirito e un combattente, innamorato della politica e della ricerca della verità. Per questo oggi, in un periodo di grande crisi della politica stessa, vogliamo e dobbiamo ricordarlo. E forse è proprio per questo che oggi sentiamo profondamente la sua mancanza.

On. Simone Baldelli, vicepresidente del Gruppo alla Camera dei Deputati del Popolo della Libertà

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