MOZIONE CONCERNENTE INIZIATIVE VOLTE A FAVORIRE LO SVILUPPO DELLE RETI A BANDA LARGA

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camera dei deputati 1

La Camera,
premesso che:
l’implementazione del settore delle comunicazioni elettroniche, attraverso lo sviluppo delle reti di nuova generazione (ngn), rappresenta un volano di crescita economica da considerarsi ormai prioritario anche per il nostro Paese;

come ha affermato il presidente della Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nel corso della sua audizione presso la Commissione trasporti della Camera dei deputati, il 18 gennaio 2012, le reti di nuova generazione, fisse e mobili, possono promuovere la crescita almeno di un punto di prodotto interno lordo per ogni incremento di dieci punti percentuali di diffusione della banda larga e, al contempo, generare importanti risparmi, valutati in quasi 40 miliardi di euro all’anno a regime per l’Italia;

la realizzazione delle nuove reti comporta, tuttavia, investimenti di notevole entità, che solo in parte possono essere sostenuti dalle imprese, e necessitano di un forte impegno di risorse pubbliche;

mentre in Europa i vincoli imposti dalle normative comunitarie limitano le possibilità di ricorso ad investimenti pubblici, in molti Paesi extraeuropei sono stati già avviati, o sono comunque in corso di realizzazione, vasti programmi di investimenti, sia pubblici che privati: 19 miliardi di dollari negli Stati Uniti, 100 miliardi di dollari in Cina, 50 miliardi di dollari in Giappone, 40 miliardi di dollari in Corea, 30 miliardi di dollari in Australia;

l’Italia sconta ancora forti ritardi nel percorso verso la più ampia e diffusa fruizione della rete internet, con 13,3 milioni di accessi a banda larga fissa, pari a circa il 22 per cento della popolazione, contro una media europea del 26 per cento, e con una copertura territoriale di reti in fibra ottica pari al 10 per cento, con poco più di 2,5 milioni di edifici passati in fibra e solo 300.000 accessi attivi, pari allo 0,6 per cento della popolazione;

in questa prospettiva, si è proceduto nelm 2011 alla gara per le frequenze destinate agli operatori di telefonia per lo sviluppo della sviluppo della long term evolution (lte), gara che si è conclusa nel settembre 2011 con un incasso per l’erario di oltre 3,9 miliardi di euro;

il citato ritardo, tuttavia, non può essere compensato dall’ampio sviluppo degli accessi ad internet attraverso gli strumenti – quali smartphone e chiavette usb – che utilizzano linee di telefonia mobile, in quanto le prestazioni garantite da questi collegamenti non sono comparabili a quelle assicurate dalla reti fisse;

infatti, la stessa rete mobile necessita di un adeguato supporto da parte della infrastruttura in fibra ottica, il cui sviluppo appare quindi un passaggio ineludibile per consentire al nostro Paese di accedere alla rete di trasmissione mobile di quarta generazione (lte);

gli obiettivi verso i quali occorre attivarsi in direzione dello sviluppo delle reti di nuova generazione, peraltro, sono indicate nell’agenda digitale europea, che prevede il 100 per cento di copertura della popolazione entro il 2013, il 100 per cento di copertura con un collegamento di velocità superiore a 30 megabit al secondo al 2020, almeno il 50 per cento degli abbonamenti a velocità superiore a 100 megabit al secondo al 2020;
    
in questo quadro, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con la recente segnalazione inviata il 12 gennaio 2012 al Parlamento e al Governo, ha proposto l’istituzione di un’agenda digitale per l’Italia, documento programmatico e operativo che, attraverso adeguate politiche e strumenti, deve consentire il raggiungimento degli obiettivi dell’agenda digitale europea;
    
fra le misure concretamente indicate dall’Autorità figurano, tra l’altro: la semplificazione ed armonizzazione delle procedure amministrative per la diffusione delle reti; il rafforzamento della normativa di settore per l’accesso alle infrastrutture civili ai fini della realizzazione di reti in fibra ottica; l’aumento dell’utilizzo e della diffusione delle aree wi-fi nei luoghi pubblici;
    
la stessa Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con la delibera n. 1 del 2012, ha provveduto all’individuazione degli obblighi regolamentari per i servizi di accesso alle reti di nuova generazione, predisponendo in tal modo, la cornice regolatoria necessaria al processo di realizzazione delle nuove infrastrutture,
impegna il Governo:

in coerenza con gli obiettivi indicati dall’agenda digitale europea, ad adottare le necessarie iniziative, anche di carattere normativo:
a) per assicurare lo sviluppo e la diffusione delle reti fisse e mobili di nuova generazione su tutto il territorio nazionale, anche mediante l’implementazione di un’adeguata infrastruttura in fibra ottica, favorendo in tal modo l’eliminazione del digital divide;
b) per incentivare gli investimenti nel settore delle reti di nuova generazione, anche attraverso la destinazione di adeguate risorse pubbliche;
c) per favorire la concorrenza fra operatori di rete fissa e mobile;
d) per sostenere lo sviluppo dei servizi collegati alla rete, anche con riferimento a quelli resi dalla pubblica amministrazione, in modo da sollecitare sinergicamente la diffusione della rete stessa.
(1-00841)
«Valducci, Romani, Baldelli, Biasotti, Bergamini, Cesaro, Colucci, D’Alessandro, Galati, Garofalo, Landolfi, Lupi, Nizzi, Papa, Piso, Simeoni, Testoni».

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