05/12/2012 – QUESTION TIME ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA

LUNARDI e BALDELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

  • purtroppo la sicurezza stradale, nonostante i progressi conseguiti negli ultimi anni, continua a costituire una delle principali criticità sociali ed economiche per il nostro Paese. Sono, infatti, circa quattromila le persone che ogni anno muoiono sulle nostre strade, più di duecentomila i feriti e quasi ventimila gli invalidi permanenti;
  • anche se l’intenso impegno ad oggi profuso ha consentito di raggiungere importanti risultati di miglioramento, l’incidentalità sulle nostre strade determina ancora troppi decessi, troppi feriti, troppo dolore e sofferenza. Le drammatiche conseguenze sanitarie sono, infatti, spesso accompagnate da altrettanto drammatici quanto immediati effetti che si manifestano sulla vita delle vittime e delle loro famiglie;
  • è proprio sotto questo profilo che, nell’insieme delle attività legate al tema della sicurezza stradale, riveste particolare importanza, anche per gli aspetti sociali sottesi, il rapporto con le vittime di incidenti e con i loro famigliari, al fine di realizzare un metodo di ascolto, atto, da un lato, a focalizzare idee e strumenti idonei a garantire un supporto sempre più sentito, concreto ed efficace per le persone che hanno avuto un coinvolgimento negli effetti dei fenomeni incidentali, dall’altro, ad assicurare un ritorno diretto finalizzato a proporre, promuovere, indirizzare e sostenere l’eventuale attività regolamentare e normativa necessaria in materia di sicurezza stradale;
  • gli ambiti meritevoli di approfondimento in tale contesto sono, fra gli altri: la tutela delle vittime e dei loro famigliari, le problematiche in materia di giustizia e di definizione dei processi, gli aspetti assicurativi e risarcitori connessi con le conseguenze degli incidenti stradali gravi, l’assistenza (psicologica, tecnica, legale ed altro), le discrepanze tra sistema normativo e la sua concreta applicazione, l’individuazione delle criticità e la formulazione di proposte per la loro eliminazione;
  • è chiaro che il compito di instaurare il rapporto sopra descritto spetta in primo luogo alle istituzioni, ma spesso viene trascurato, in quanto coinvolge aspetti e problematiche ricadenti nelle competenze di più soggetti (Ministeri della salute, dell’interno, della giustizia, delle infrastrutture e dei trasporti, dello sviluppo economico, regioni) –:
  • se il Governo non intenda adottare le opportune iniziative al fine di individuare, nel contesto delle politiche di prevenzione e contrasto all’incidentalità stradale, un’idonea sede istituzionale di confronto e dibattito con le più rappresentative associazioni dei famigliari delle vittime della strada in cui possano essere affrontate le numerose problematiche che affliggono chi è direttamente o indirettamente vittima di incidenti stradali.

(3-02644)

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